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Come e quando potare l’olivo?

come tagliare l'ulivo

Come tutti gli alberi, anche gli ulivi devono essere potati regolarmente in modo da mantenere le loro chiome forti e sane, evitando che i rami si pieghino sotto il loro stesso peso. Nel caso degli ulivi, la potatura viene in genere effettuata un anno sì e un anno no, ma a seconda delle necessità può anche essere effettuata annualmente; il periodo privilegiato in genere è quello immediatamente successivo al raccolto, ma a seconda delle proprie esigenze la potatura può essere effettuata anche contestualmente al raccolto oppure – nel caso in cui si tema la possibilità di gelate – può essere posticipata fino alla primavera.

Esistono diverse tecniche di potatura, che si possono dividere in due categorie: manuale e meccanizzata. Dal momento che la potatura meccanizzata ha dei costi fissi non indifferenti, essa di solito viene praticata dalle aziende agricole di medie e grandi dimensioni, mentre chi ha soltanto pochi ulivi preferisce praticare la potatura manuale.

Volendo procedere con la potatura manuale, dunque, è necessario per prima cosa dotarsi dei necessari strumenti oltre al battitore olive per la raccolta: una scala per raggiungere i rami più alti, cesoie e forbici per i rami più sottili e un seghetto per i rami più spessi. Quest’ultimo può essere sia manuale sia, nel caso degli ulivi più grandi, ad aria compressa. In linea di principio, se il diametro non supera i tre centimetri si usa la cesoia, in caso contrario si usa il seghetto.

Durante la potatura, il primo passo consiste nell’eliminazione dei rami morti, secchi o malati; nel caso in cui questi non dovessero essere raggiungibili con facilità è possibile utilizzare uno svettatoio, ovvero uno speciale tipo di cesoia collegato a un’asta, che può essere azionata da terra utilizzando un’apposita cordicella. Bisogna inoltre fare attenzione ad effettuare un taglio netto, tenendo conto del fatto che i punti in cui taglieremo saranno per la pianta delle vere e proprie ferite dalle quali potranno entrare germi e batteri anche pericolosi: per questo è importante trattare tutte le ferite più grandi con un apposito mastice cicatrizzante, che sigillerà il taglio evitando che batteri e parassiti possano penetrare nella pianta.

Oltre ai rami secchi e malati è necessario potare i cosiddetti succhioni, ovvero i rami che crescono verso l’alto e verso l’interno della chioma; ciò è necessario perché in genere nell’ulivo i rami destinati alla produzione sono quelli più esterni, mentre quelli interni toglierebbero sole, aria e nutrimento agli altri rami senza contribuire minimamente al processo produttivo. Bisogna inoltre potare le branchette produttive esauste, ovvero quei rami che per varie ragioni – perché sono in ombra, o perché crescono poco – risultano piccoli e rinsecchiti, contribuendo poco alla produzione.

Come ultima operazione, bisogna sfoltire l’interno della chioma, eliminando le foglie e i piccoli rami che impediscono alla luce di passare, ed eventualmente rimuovendo i rami troppo alti che, pur producendo, non permettono di effettuare il raccolto in sicurezza. Si tratta di un passo importante: affinché le olive crescano correttamente, infatti, è necessario che la luce raggiunta tutti i rami della pianta.